Verifica Linea Vita

La normativa italiana in materia di sicurezza sul lavoro, in particolare il D.Lgs. 81/08, insieme alle linee guida dell'ISPESL e alle disposizioni regionali, come quelle emanate dalla Regione Toscana, stabilisce l'obbligo, per il Datore di Lavoro e/o il Responsabile, di effettuare verifiche periodiche sui sistemi anticaduta, comunemente noti come "linee vita".

 

Le modalità e la frequenza di queste verifiche sono definite dalle norme tecniche UNI EN 795 per gli impianti fissi e UNI EN 365 per i dispositivi di protezione individuale. In fase di progettazione e nella successiva dichiarazione di corretta installazione, devono essere specificati gli intervalli di verifica.

 

In assenza di tali indicazioni, è prassi comune effettuare controlli con cadenza annuale. Tali verifiche sono obbligatorie per garantire l'utilizzo sicuro dei sistemi anticaduta.

 

Per quanto riguarda i condomini, l'amministratore ha la responsabilità di incaricare organismi o professionisti qualificati per eseguire i controlli periodici delle linee vita.

 

Questo rientra tra i compiti ordinari dell'amministratore e non richiede una preventiva autorizzazione da parte dell'assemblea condominiale. Inoltre, l'amministratore deve custodire tutta la documentazione relativa ai sistemi anticaduta, inclusi il libretto d'uso e manutenzione, le certificazioni e i progetti, rendendoli disponibili agli operatori che utilizzano il sistema.

 

PERCHE' ESEGUIRE LE VERIFICHE PERIODICHE

 

Eseguire verifiche periodiche sui sistemi anticaduta è fondamentale per garantire la sicurezza dei lavoratori che operano in quota. Questi controlli permettono di:

  • Verificare l'integrità dei dispositivi: L'usura, l'esposizione agli agenti atmosferici e l'utilizzo continuo possono compromettere l'efficacia dei sistemi anticaduta. Ispezioni regolari assicurano che non vi siano danni o deterioramenti che potrebbero ridurre la protezione offerta.

  • Prevenire incidenti sul lavoro: Un sistema anticaduta non funzionante o difettoso aumenta il rischio di infortuni gravi o mortali. La manutenzione regolare contribuisce a mantenere elevati standard di sicurezza, proteggendo la salute dei lavoratori. 

  • Assicurare la conformità normativa: La legislazione vigente richiede che i sistemi anticaduta siano sottoposti a controlli periodici per verificarne l'efficienza. Ad esempio, la norma UNI EN 11560:2022 stabilisce che l'intervallo tra due ispezioni non può superare i due anni.

  • Identificare tempestivamente anomalie o difetti: Ispezioni regolari permettono a personale competente di individuare lesioni o difetti, anche non visibili a occhio nudo, che potrebbero compromettere l'efficacia dei dispositivi.

 

Si stima infatti (ISTAT 2008) che più del 50% delle morti in edilizia sia dovuto alla caduta di persone o di oggetti dall'alto.

 

 

In sintesi, le verifiche periodiche delle linee vita sono essenziali per mantenere l'affidabilità dei dispositivi,  garantire la sicurezza dei lavoratori e il rispetto delle normative vigenti.

 

L'amministratore di condominio svolge un ruolo cruciale nel garantire che tali controlli vengano effettuati regolarmente da personale qualificato.

 

FASI DELLA VERIFICA

 

a) L’Ingegnere-ispettore prima di dare corso all’attivita ispettiva analizza la documentazione obbligatoria dell’Elaborato Tecnico della Copertura (ETC) secondo quanto previsto dalla legge regionale Toscana DPGR del 23 novembre 2005, n. 62/R Art.5, comma 4, lettere a÷h.

In questa fase preliminare vengono acquisiti e visionati i documenti che compongono l’Elaborato Tecnico della Copertura (ETC) secondo quanto previsto dalla legge regionale di competenza territoriale.

 

b) Espletamento dell’ispezione periodica sui “Sistemi di ancoraggio permanenti in copertura, eseguita secondo le norme da ingegnere e/o personale abilitato ed in possesso di patentino per i lavori in quota:

1.     UNI EN 795: 2012 “Dispositivi individuali per la protezione contro le cadute - Dispositivi di ancoraggio”;

2.     UNI 11560: 2014 “Sistemi di ancoraggio permanenti in copertura - Guida per l'individuazione, la configurazione, l'installazione, l'uso e la manutenzione”;

3.     DPGR del 23 novembre 2005, n. 62/R (REGIONE TOSCANA).

 

c)  L’Ingegnere-ispettore durante la verifica controlla l’efficacia dei dispositivi e del loro ancoraggio alla struttura di supporto.

In questa fase viene verificata l’esistenza e la conformità ai documenti (ETC) dei dispositivi di protezione installati, accedendo direttamente in copertura per mezzo dei DPI indicati nel MUM.

 

d) L’Ingegnere-ispettore elabora il report, in formato digitale, attestante la positiva o la negativa risultanza dell’ispezione, evidenziando le non conformità riscontrate.

  

e) A corredo dell’ispezione viene prodotto e consegnato al committente report fotografico dell’ispezione.

 

 

 

L’Ingegnere-ispettore può autonomamente decidere l’eventuale messa fuori servizio del Sistema Anticaduta per:

  1. Non conformità e/o rispondenza tra la documentazione dell’ETC e quanto riscontrato in copertura (istallazione del Sistema difforme da quanto progettato);
  2. Non vengano superati i controlli minimi,  di cui al punto 9.2.5. dalla norma UNI 11560, per cui non è garantita la sicurezza del Sistema anticaduta.

 

 

Il sistema di ancoraggio che non è regolarmente ispezionato e mantenuto come da indicazioni del fabbricante del prodotto, deve essere posto fuori servizio, la sostituzione o rimessa in servizio è opportuno che venga  effettuata da un Tecnico /Verificatore che abbia le competenze per l’assunzione di responsabilità per la messa in servizio del Sistema Anti caduta.